mercoledì, maggio 31, 2006

Un posto nel mondo

 
 

Eccomi qui a dirvi che ho finito anche questo libro, letto d'un fiato, finito in 4 giorni...
Per la voglia di spaere quanto si può cambiare, quanto bisogna rischiare quanto faticare, quanto soffrire, per trovare il PROPRIO POSTO NEL MONDO.
Non vi racconto la trama, si trova un pò ovunque, penso sia sufficiente sapere che come al solito parla di trentenni, e di suggerisce un modo diverso per apprezzare la vita.
Come nel caso dell'altro libro non penso che sia la massima espressione dell'arte letteraria, però ti trascina, ti porta via, ti fa ridere e anche piangere. A me è venuta voglia di regalarlo al mio ragazzo, sisamai! Posted by Picasa

martedì, maggio 30, 2006

Treccia soffice con lo yogurt

 
Ci avevo già provato qui a fare una treccia dolce, ma come avevo già detto era per i miei gusti troppo poco dolce, allora ho preso la ricetta ed ho cominciato ad apportare le mie modifiche, a mio avviso era buonissima, morbida dolce al punto giusto, ideale per la colazione ma da spizzicare anche a fine pasto in un raptus di golosità, anche perché questa volata ci ho messo tante ma tante ma tante gocce di cioccolato e soprattutto le ho messe al momento giusto, ovvero mentre impastavo gli altri ingredienti prima della lievitazione, in questa maniera la cioccolata si è amalgamata ala perfezione ed era spara un po’ ovunque.
Gli ingredienti finali della ricetta sono stati :
200g manitoba,
200 g farina 00
Lievito 25 g
1 uovo
burro 40 g
zucchero 150 g
acqua tiepida 100 g
yogurt cremoso bianco (ho usato mila) 100 g
gocce di cioccolata 100 g
sale 2 g
vaniglia
zucchero in granella


Ho sciolto il lievito nell’acqua tiepida, poi ho setacciato la farina in una ciotola bella grande (perché non riesco proprio a fare bene la fontana e mi scappa tutto di qua e di là), ho fatto la fontana, e messo al centro tutti gli ingredienti, compresa l’acqua con il lievito, ho impastato con energia.
L’impasto, anche questa volta, era troppo appiccicoso, quindi ho aggiunto via via altra farina finche non lo è stato più, direi che e avrò aggiunta tra i 50 e i 100 grammi.

Quindi ho messo l’impasto a lievitare nel forno scaldato a circa 30° per circa 3 ore, e cioè in modo che raddoppi almeno.

A questo punto ho diviso la pasta in due panetti, ed ogni panetto in tre cordoni con cui ho composto le trecce, quindi ho spennellato la superficie con il tuorlo dell’uovo sbattuto con una goccia di latte e ci ho fatto cadere sopra la granella di zucchero ho lasciato nuovamente a lievitare per circa 2 ore,
Quindi ho messo in forno statico con dentro una teglia piena d’acqua a 200° fino a ché non si è dorata, e direi che ci ha messo circa 10-15 minuti poi ho lasciato ancora in forno per altri 10-15 minuti con lo sportello leggermente aperto, ho anche spennellato un paio di volte con un po’ di latte, per fare in modo che si lucidasse, alla fine ho fatto anche il controllo con lo stecchino per essere sicura.

Il risultato è stato veramente ottimo, lo yogurt gli ha dato una bella morbidezza!!!! Posted by Picasa

lunedì, maggio 29, 2006

Pizza

 
Come da routine ormai, arriva il weekend ed io ne approfitto per rilassarmi in cucina. In realtà avevo fatto la bocca ad un’intera domenica libera, in modo da poter affrontare varie cose, fare il cambio di stagione, finire di leggere il libro iniziato, leggere la pila di riviste accumulate durante la settimana, etc etc…
Bhe poi alla fine la domenica non è stata affatto libera e ho fatto tutto di corsa, però ho sfornato un po’ di cosucce.

La mia idea a un po’ di tempo a questa parte era di cimentarmi con la pizza. Ultimamente ho cominciato a farmi un’idea sulla lievitazione, che più è lunga e meglio è, specialmente per il nostro stomaco. Quindi ho pensato, visto che devo cominciare tanto vale cominciare con il passo giusto. Però non avevo sotto mano ricette e così ho chiesto aiuto a Daniela che mi ha fornito nel giro di pochissimo tempo qualche ricetta collaudata.
Allora ho fatto così, ho cominciato sabato Pomeriggio per terminare con la cena di domenica, tanto per cambiare poi ho fatto delle modifiche, buttando l’occhio su altre ricette.
Ingredienti per 2 pizze
260 g di Manitoba
40 g di semola rimacinata di grano duro
3 g di lievito di birra
210 g di acqua
15 g olio evo
10 g sale

Iniziato alle 2e30 del pomeriggio, ho impastato la farina (tutta) con 150 g di acqua e il lievito, poi ho aggiunto piano la restante acqua il sale e l’olio.
Messo in frigo e tolto la domenica alle 16e30 l’ho messo nel forno appena appena intiepidito e ho lasciato a lievitare fino alle 19e30.
Quindi ho unto e poi infarinato le teglie ed ho cercato goffamente di tirare la pasta con le mani in aria…
Serve dirvi che era un macello, e devo ringraziare che mi sia venuta almeno vagamente rettangolare, piuttosto che a forma di dinosauro?
Nel frattempo ho acceso il forno al max (250°) statico, gli ultimi 10 minuti ho acceso anche il grill, poi però ho fatto caso che da me se accendi il grill non prevede anche il calore sotto, allora ho rimesso sullo statico, altrimenti avevo paura che la pizza al piano di sotto non cocesse.
Prima di infornare ne ho condita una con un po’ di passata di pomodoro condita con olio e sale, mentre l’altra l’ho un po’ massaggiata con sale e olio e un po’ di rosmarino.
In forno le pizze le ho tenute circa 20 minuti per la margherita andava bene, mentre quella bianca era troppo cotta. Posted by Picasa

Creme Bruleè o Catalana?

Per dessert ho pensato di preparare la crema catalana, brulè… boh, in raltà non so cosa ho preparato perché ancora non ho capito qual è la differenza, e avevo a disposizione solo un paio di ricette, una presa da internet non so quanti secoli fa e un’altra presa dalla Cucina Italiana, credo di Aprile, in cui si prevedeva una crostata farcita con creme brulèè… 
Io non ho seguito nessuna delle due e mi sono data all’ispirazione così ecco qua:












Ingredienti per 6 porzioni
500 ml di panna fresca
4 tuorli
100 g di zucchero semolato (ma la prossima volta voglio usare il raffinato)
20g di farina 00
mezza stecca di vaniglia
un pizzico di sale
zucchero di canna per la superficie

 
In una ciotola ho montato i tuorli con lo zucchero, solo alla fine quando erano gonfi ho aggiunto un pizzico di sale e una cucchiaiata di farina.
Nel frattempo avevo messo sul fuoco basso la panna con la stecca di vaniglia, appena calda, ho tolto la vaniglia ed ho versato a filo la panna sulle uova continuando a girare.
Quindi ho messo la crema a bagnomaria sul fuoco e l’ho cotta girando continuamente fino a che non si è rassodata.
Ho aspettato che si freddasse un po’ quindi l’ho messa nelle ciotoline e poi in frigo, in attesa di cacciarle fuori, cospargerle di zucchero di canna, estrarre la mia amata/odiata fiamma e fiammeggiare…. Come fossi grisù!
Era veramente buona, nonostante avessi inventato, solo che in alcuni punti dava un po’ la sensazione di essere granulosa, farinosa direi. Ma non credo sia stata colpa della cottura forse dello zucchero dai chicchi troppo grossi.
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mercoledì, maggio 24, 2006

Esco a fare due passi.

 "Vorrei capire quale motivo spinge una persona a comprarsi un libro di Fabio Volo? Ma che è? Ma che scrive? Ma che c’ha da dire questo qua?"

Questo il commento mentre leggevo il libro. Non so se potete capire il tipo di persona che me lo ha fatto. Quelli che ne sanno sempre più di te, che tu sei una co*..@..na a leggere/fare/pensare/sentire/vedere certe cose… che lui ti potrebbe spiegare il mondo, perché lo conosce…..
Io quelli così non li sopporto!
Stai lì a spiegargli che il libro non l’ho comprato ma non ci trovo niente di male nel farlo, il libro è divertente, e non ha pretese di essere il libro che ti cambia la vita.
Ma perché non mi posso leggere una cosa leggera semplice divertente per il semplice gusto di farlo.
L’ho letto il libro, è una lettera di un ventottenne ad un amico più grande… a cui spiega le sue perplessità sulla vita, e gli parla di donne, di famiglia, di sesso, di andare a vivere soli, di accettare un nuovo contratto di lavoro, e tutto proprio come due ragazzi se lo racconterebbero. e fa ridere, ah se fa ridere.
L’ho letto in tre giorni e mi sono divertita cosa devo chiedere di più? Forse devo leggere solo scrittori importanti? Solo cose serie, solo cose non commerciali?

Perché?
È lo stesso fastidio che ho provato leggendo delle shampiste, malasciamostare che ormai il discorso è chiuso.
E sai che ti dico? Ora sto cominciando anche “un posto del mondo”, come non vi sovviene l’autore? A beh, è Fabio Volo! Eccheccavolo!! Posted by Picasa

martedì, maggio 16, 2006

i magnifici 5

 

scusate ma si erano persi per strada! Posted by Picasa

MEME cosa c'è in frigo?

Bhe visto che il nome del mio blog è proprio Conservare in frigo non potevo non partecipare a questo MEME, anche se ci ho messo un po’ di tempo.
Volevo farvi vedere anche la mia calamita a forma di bassotto!
 

1) Dati anagrafici dell'apparecchio
Allora cominciamo con il dire che ovviamente vivendo con i miei genitori il frigo è di mamma! Quindi vado un po’ a memoria perché già mi ha guardata strana che facevo le foto al frigo, figurati se gli chiedevo la carta di identità!! Allora, è un Iberna (?????) e mi sembra abbia 20 anni (credo mamma l’abbia comprato nell’86!!)

 

 
2) Grado di riempimento
Da quando la mia mammetta è in pensione non è super pieno, ma fornito!! Mentre il freezer è sempre zeppo. Ormai risentiamo del fatto che sia stata una lavoratrice con poco tempo per cucinare e fare la spesa e siamo dei super aficionados dei prodotti surgelati, soprattutto le verdure che sono già pulite, tipo spinaci e broccoletti di cui io vado matta, e che da piccola erano le poche verdure che mangiavo, per cui non era molto comodo stare sempre a preparare quelle fresche, ora si continua così…e anche di verdura non ne mangio tanta di più di allora.

 
3) Quali sono i 5 ingredienti o prodotti che non mancano mai all'interno
Quelli nella foto sono i principali: yogurt, latte, pancetta, burro e marmellata, ma vi assicuro che ne potrei elencare ancora molti (uova, speck, dado, maionese, ketchup, mostarda di frutta, succo d’ananas, parmigiano, vino, etc, etc, etc….)
4) Quante volte all'anno lo sbrinate
io mai!! La mia mamma invece..direi 1 o 2 volte!!!

Grazie Cannella per questo meme così carino! Posted by Picasa

lunedì, maggio 15, 2006

Cestini di Pane

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Festa della Mamma

Nonostante io fossi un pò giù e nonostante abbia pensato di non fare proprio più nulla.... ho cambiato idea e ho festeggiato la mia mamma, come? L'ho coccolata cucinando tutto tutto io (no, bugiarda il contorno l'ha fatto lei), apparecchiando sparecchiando lavando i piatti.... insomma l'ho trattata come una regina!!!

Auguri mamma!
ed ecco a voi quello che ho preparato


Per antipasto ho fatto dei piccoli cestini di pane con frittatina, prosciutto cotto e asiago:


Per 6 persone
6 fette di pancarrè
60 gr di prosciutto cotto a dadini
30 gr di asiago dolce a dadini
3 uova
4 cucchiai di panna
una spolverata di parmigiano
burro per ungere le formine.

Molto facili da fare, ho preso le fette di pancarrè, le ho steso bene con il mattarello, poi ho imburrato delle formine di alluminio, e ci ho messo dentro il pane in modo da creare il cestino, ho fatto anche il fondo, e poi ho premuto un pò sui bordi per attaccare tra loro le fette, proprio come quando da bambini si giocava con la mollica del pane (dai non lo avete fatto tutti?)
Messi in forno a 170° per circa 15 minuti. Intanto ho preparato una frittatina con 3 uova e 4 cucchiai di panna liquida, e un po’ di sale, mettendole in un tegame a bagnomaria e facendo andare con la frusta elettrica.
Tutto questo perché tempo fa avevo letto una ricetta su Cucina Italiana di aprile (Cannella, io invece di postare le ricette di Sale&Pepe posso postare quelle di Cucina Italiana?), solo che ho preso solo lo spunto perché lì si prevedevano asparagi, misticanza, ricotta…
Insomma in teoria le uova si dovevano gonfiare e rapprendere, ma dopo 10 minuti ancora nulla, così ho aggiunto un po’ di maizena e ho continuato fino a che non si è rappresa.
Quindi ho messo la frittatina dentro ai cestinetti, sopra dadini di prosciutto e dadini di asiago dolce e una spolverata di parmigiano. Rimessi in forno 10 minuti per far sciogliere un po’ il formaggio A Vederli non mi sembravano un granchè, invece al gusto erano sfiziosi. Magari con un ciuffetto di burro in superficie sarebbero stati anche meglio!

Tagliatelle con zucchine fiori di zucca e pancetta

 
Come Primo piatto ho inventato!!
Per 5 persone
250 gr di tagliatelle
un mazzetto di fiori di zucca (circa 10)
una zucchina grande
120 gr di pancetta a dadini
olio evo
aglio


semplice semplice, ho fatto dorare l’aglio in olio evo, quindi ho aggiunto le zucchine tagliate a fettine sottili sottili, poi ho aggiunto la pancetta e per ultimo i fiori. Ammetto che si è tutto un po’ abbruscato, ma non sapeva di bruciato per fortuna!

Lessata la pasta, l’ho scolata e buttata sul condimento ho fatto andare sulla padella ancora qualche minuto, aggiungendo parmigiano grattugiato e un tocco di burro.

Giudizio dei commensali: bbono!
Giudizio mio, si buono, però la pasta come sapore rimane sempre un po’ separata dal sugo…devo mantecarla di più?
Meglio? Boh! Posted by Picasa

Rollè di vitello

Passiamo al secondo, Sono andata sul forum di Gennarino a chiedere un aiuto, perché io con i secondi sono un po’ negata. Mi è stato suggerito un falso magro, che non era affatto male, ma visto che non mi piace molto il sugo, lì previsto, e visto che avevo in testa di fare un rollè, ho preso lo spunto dsi uare mollica, asiago e prosciutto cotto, ma poi ho fatto da me! Se volete vedere l’idea da cui sono partita sta qui
 
Io invece ho fatto così:


600 gr. di vitello
2 uova
2 cucchiai di latte
2 cucchiaiate di parmigiano grattuggiato
100 gr. di prosciutto cotto (fettine)
50 gr. di prosciutto cotto (dadini)
100 gr. di Auricchio dolce
80 gr. di pancarrè
1 scalogno
1 bicchiere di vino bianco
olio evo

Allora per prima cosa ho preparato il ripieno, facendo rosolare lo scalogno tagliato a fettine sottili in olio, spento il fuoco poi ho aggiunto il prosciutto a dadini, l’asiago pure a dadini e il pancarrè, prima asciugato al forno, sbriciolato. Quindi ho aggiunto sale e pepe e ho lasciato da una parte per dopo.
Su un’latra padella ho fatto una frittatina, preso le uova, le ho sbattute con un due cucchiai di parmigiano grattugiato, due cucchiai di latte ,un po’ di sale, messa in padella larga, in modo da farla sottile.
Ho preso il vitello, gia tagliato in modo da poter essere arrotolato e l’ho prima un po’ sgrassato, perché era proprio troppo, ed io non amo il grasso (almeno quello evidente, deve essere ben celato), quindi ho spennellato la carne per bene con l’olio e ho cominciato a foderare con il prosciutto a fette, poi con la frittata e poi con il ripieno, ho arrotolato e infilato nella retina apposita, operazione che ha richiesto la collaborazione di 3 persone (io mamma e papà).
Ho messo i miei 2 rotoloni in una teglia con olio caldo e ho fatto rosolare la superficie, poi ho bagnato con un bicchiere di vino bianco secco (muller thurgau) e fatto asciugare un po’, quindi ho abbassato il fuoco, ho messo un bicchiere di acqua, mezzo dado e ho fatto cuocere per circa un’ora girando di tanto in tanto.
La mattina dopo, domenica, ho affettato e messo in forno a scaldare.

Era proprio saporito!!

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Cheescake a sorpresa (??)

Infine la mia passione: il dolce

L’idea di questo dolce era geniale, una cheescake che alla prima fetta apriva un cuore di frutta e da cui colava il suo dolce ripieno. Mi sembrava adatto a celebrare la mamma, che mi ha tentua nascosta nella sua bella pancia per nove mesi e poi ha fatto uscire questa dolce (acida) fragolina, che sono io (modesta) e mio fratello!

Però il risultato non è stato quello voluto, non c’è stato nessun divino sciroppo che si è sparso all’apertura della torta, quindi nessuna sorpresa, ma per fortuna il dolce è piaciuto lo stesso, tant’è che stamattina ne era rimasta solo una fetta.

La ricetta l’ho presa da qui, anche in questo caso ho fatto un mare di modifiche per cui riporto integralmente la mia versione:

Ingredienti:
Per la Palette

250 gr di fragole
25o gr di zucchero

Per il fondo
180 g di biscotti digestive
80 g di burro

Per la crema
il succo di un limone
12 g di colla di pesce
-----------------------------------------
3 uova
150 gr. di zucchero
500 gr. di ricotta (metà di capra, metà di bufala)
70 gr. di yogurt greco
70 gr di panna liquida
1 cucchiaino di estratto di vaniglia


Bisogna cominciare almeno un giorno prima per prepararla.


Prima cosa si fa la palette:
Si mette in una pentola con il fondo spesso lo zucchero e le fragole e si fa andare a fuoco vivo, senza mescolare ma solo pulendo lo zucchero che si attacca alle pareti con una spatola di silicone bagnata o con un pennello bagnato.
Dovrebbe raggiungere i 105 ° per chi ha il termometro, io non ce l’ho e ho deciso che quando mi sembrava caramellato abbastanza era ora di spegnere!
Ho messo il preparato in una tortiera piccola, o meglio più piccola di quella dove intendo fare la cheescake, perché questo dovrà esserne il cuore.
Ho assettato si raffreddasse e l’ho messo in freezer, almeno per una notte intera (lo vedrete nelle foto del MEME del frigo presto)

Per il fondo

Ho sbriciolato i biscotti con il mixer ho sciolto il burro, ho mischiato e messo sul fondo di una tortiera a cerniera dove tra il fondo e la cerniera ho incastrato un foglio di carta forno!
Ho pigiato bene e ho cercato di livellare, quindi ho messo in frigo, almeno 1 ora!

Per la cheescake
Ho messo i tuorli nell’impastatrice, dove ho messo però la frusta come utensile, e le ho fatte emulsionare con lo zucchero, poi ho aggiunto la ricotta, lo yogurt, la panna, la vaniglia. Nel frattempo ho fatto ammollare la gelatina in acqua fredda e poi l’ho fatta sciogliere in un tegamino con il succo di limone, quindi l’ho aggiunta al composto.


La composizione
Ed ecco il difficile, ho tirato via dal freezer la palette, e ho penato, ora come la faccio uscire?
Ho messo in una teglia più larga dell’acqua calda e ho ci ho immerso la teglia con la palette in modo da far sciogliere un po’ i bordi, poi mi sono messa vicino alla tortiera a cerniera con il fondo di biscotti e con una mossa da arti marziali ho ribaltato il contenitore della palette…
C’è bisogno di dirvi che ho fatto un pasticcio? Bhe non tantissimo,era solo un po’ fuori dal centro, allora con la forchetta l’ho un po’ trascinata verso il centro…
vabbeh dai in fondo il cuore sta a sinistra mica al centro, no?

Ci ho sbriciolato sopra un po’ di biscotti e ho messo il composto di ricotta ho livellato bene e sbattuto la tortiera per eliminare bolle d’aria, et voilà in freezer per almeno due ore, poi passarla in frigo circa 3 ore prima di servirla. (forse ho sbagliato anche questo io l’ho messa in frigo molto prima, e magari la palette si e sciolta troppo).


In teoria quando l’affettate, la palette dovrebbe essersi sciolta in modo da colare, invece a me aveva trasudato attraverso il fondo di biscotti!! Posted by Picasa

giovedì, maggio 11, 2006

Compassione dal latino compassionem – Moto dell’animo che ci fa sentire dispiacere o dolore dei mali altrui, quasi li soffrissimo noi.
Questo sento oggi!

mercoledì, maggio 10, 2006

Mission Impossible III

 


taaa ta- ta tatta ta tatta ta ta ta ta tatta ta tatta ta ta
( si capisce che sto canticchiando la colonna sonora del film?)

Visto ieri carino....certo non un filmone...

Grandi effetti speciali, lui che è un giusto, il cattivo che più cattivo non si può e la moglie... sua compagna perfetta di vita...


io non avevo visot gli altri due, ma in fondo mi è piaciuto, le 2 ore e 20 sono passate velocemente, ottimo per una serata tra amici che sognano ancora il super eroe!!

Comunque le scene che mi sono piaciute di più sono state quelle ambientate in in un immenso campo eolico, con delle turbine enormi, una distesa di pale che giravano!!

Stupendo!!! Posted by Picasa

martedì, maggio 09, 2006

Comunicazione di Servizio

Mia madre ieri sera,quando sono tornata a casa, mi ha fatto trovare un regalo:

UN RIGALIMONI!!!!!!!!!!!

Mia madre sa forse del significato nascoto dietro a questo oggetto?
Mia madre pensa quindi che io ne abbia bisogno?


???

Non lo so!

Ma ora anche io ho un rigalimoni!!!
Che il mondo lo sappia!

lunedì, maggio 08, 2006

Digestives a modo mio!!

 

Venerdì sera sono tornata a casa abbastanza presto, soprattutto perché mi sono scordata le ciabatte per fare la doccia in palestra, quindi la mia attività fisica è saltata!!
Allora avendo un pochino di tempo libero mi sono ricordata della ricetta letta dal Cavoletto per fare i biscotti Digestives, ora, a dire il vero io questi biscotti non li ho mai provati, non so bene perché ma non mi hanno mai fatto gola. Solo che in effetti vengono menzionati in tutte le ricette per fare le cheesecake e un po’ di curiosità ultimamente me l’hanno messa, allora il mio istinto quando ho letto la ricetta di Cenzina è stato proprio quello di dire: Bhe dai, proviamoli no??

Solo che, vuoi che non avevo alcuni ingredienti, vuoi che spesso modifico le ricette che ho sotto mano…alla fine ho rivoluzionato la ricetta!!
Ecco a voi quello che ho combinato!

Mi sono venuti circa 12 biscotti ( ho scelto infatti di fare metà dose, tanto per togliermi lo sfizio di provare a farli):

farina 00 50g (la ricetta prevedeva quella integrale, ma io non l’avevo)
Corn flakes special K 50g (la ricetta prevedeva fiocchi d’avena, ma come sopra)
burro 50g
zucchero di canna 25g
lievito per dolci mezzo cucchiaino
latte 1 cucchiaio
cocco grattugiato 4 o 5 cucchiaiate
ho messo nel mixer i fiocchi con la farina e li ho fatti andare al massimo della velocità per mezzo minuto, poi ho aggiunto lo zucchero, il cocco, il burro fuso, il lievito e il latte, ho impastato tutto bene bene e li ho avvolti dentro la pellicola per poi metterli in frigo a riposare per una mezz’ora.
Nel frattempo ho acceso il forno a 180° poi ho steso la pasta tra due fogli di carta da forno e ho tagliato le formine e li ho infornati fino a che non si sono dorati, direi circa 15 minuti.

Cenzina diceva che i suoi avevano un gusto che era a metà strada tra i digestives e i grancereale della mulino bianco… i miei credo non assomigliassero a nessuno dei due!!

Però erano buoni e quello sbriciolarsi croccantello era proprio piacevole!!
Il cocco purtroppo non si sentiva come sarebbe piaciuto a me, avrei dovuto osare un po’ di più! Posted by Picasa

venerdì, maggio 05, 2006

soffia Eolo soffia......

Una cosa che non ho raccontato di questo weekend passato ad Ischia riguarda quello che ho visto sulla strada del ritorno, imboccando la A1, più o meno all’altezza di Caserta (credo, ma non ricordo bene), ebbene ho visto lungo la montagna 7 turbine eoliche, che se ne stavano lassù girando piano piano dolci dolci.
Io ogni volta che le vedo rimango estasiata, anche se so che per la maggior parte della gente sono semplicemente brutte e deturpano l’ambiente.
Io però penso questo, e forse mi tirerò dietro un po’ di insulti:
noi viviamo in una civiltà in cui l’utilizzo (esagerato) delle risorse è una realtà, come anche la produzione (eccessiva) di rifiuti è una realtà.
 

Quindi la cosa migliore sarebbe scovare delle tecniche e dei comportamenti che associati a questo tipo di realtà ci permettano di rendere più sostenibile la nostra esistenza.
E bisogna sottolineare che sostenibile non significa improvvisamente diventare degli estremisti dell’ambiente e non lavarsi, mangiare al buio, andare solo ed esclusivamente a piedi.
Lo sviluppo Sostenibile (cito da Wikipedia) è uno sviluppo che soddisfa le esigenze del presente senza compromettere la possibilità per le generazioni future di soddisfare i propri bisogni, ovvero è necessario non sfruttare fino all’osso tutte le risorse disponibili, ma regolarne l’uso trovando metodi sempre più efficienti in modo tale da garantire anche alle future generazioni di godere di questa terra.

Allora credendo fermamente in quello che ho appena detto, ritengo che non è possibile opporsi sempre e comunque ad ogni nuova creazione di centrale elettrica, di qualsiasi tipologia essa sia, ma bisogna di volta in volta valutarne le peculiarità e osservare se non esistano soluzioni migliori.
Ovvero bisogna ricercare l’optimum, dal punto di vista dell’efficienza dell’energia e dal punto di vista degli effetti sull’ambiente.
Ma non si può pensare che improvvisamente non si costruiscano più centrali, altrimenti sarebbe necessario entrare nell’ottica che prima o poi dovremo regolarizzare l’utilizzo delle diverse risorse, e in questo caso particolare mi riferisco all’energia.
Ovvero non più di tot kwatt a persona e magari solo a certe ore differenziate da persona a persona.
Questo non è auspicabile.
Allora non capisco perché opporsi allo sviluppo dell’eolico in Italia, di certo non suggerisco di posizionare le mie adorate turbine su delle cime di interesse turistico, ma d’altro canto è una delle energie più pulite al mondo, e ottenibile se ben posizionate in continuo nell’arco della giornata. Oltre allo svantaggio estetico non causa pressocché alcun altro svantaggio, tranne forse del rumore nelle strette vicinanze, rumore che si sta via via cercando di eliminare.

Con le eolico è possibile generare energia senza alcuna emissione! E alcune grosse ditte si stanno anche interessando nel creare delle turbine sempre meno invasive dal punto di vista estetico.

Sogno un mondo in cui si possa valutare con serenità al nostro sviluppo sostenibile! Posted by Picasa

martedì, maggio 02, 2006

Weekend ad Ischia

 

Questo weekend me ne sono andata ad Ischia, di certo non si può dire che sia andata a farmi un tuffo al mare o a prendere il sole, perché come credo sappiate tutti, il tempo è stato quasi sempre pessimo!!

MA adesso vi racconto meglio:
Inanzitutto la partenza è stata all’alba, perché io e i miei amici siamo pazzi, comunque siamo arrivati a Pozzuoli alle 7e30 del mattino, la verità è che il programma faceva affidamento sul sole per cui volevamo goderci appieno la giornata a scapito del sonno.


Imbarcati per Ischia, traversata di circa 1 ora, 1 ora e 30 (e comunque il traghetto era pieno!!).
Ci siamo sistemati nell’albergo che era posizionato in località Panza (qualcuno ha detto che si riferiva alla mia silhouette), zona piuttosto tranquilla, ed era abbastanza carino, con una bella piscina di acqua termale calda!!

Lasciati i bagagli siamo andati subito a fare un giro dell’isola e precisamente a Forio, anche perché cominciavamo ad avere un certo appetito, tra una cosa e l’altra si era fatta l’una. Pensa che ti ripensa a dove andiamo a pranzare, lì dove ho letto la recensione? O chiediamo a qualche passante (cosa che ci piace molto fare)?
Chiediamo, ci accostiamo con la macchina vicino ad una bella signora con l’ombrello e le chiediamo consiglio per mangiare. La signora è piena di belle idee, potete andare qui dietro se volete fermarci qui, oppure scender giù fino al lungomare oppure oppure, comunque io mangio veramente bene alla Bussola. Allora vada per la bussola, ci spiega come arrivare e quindi ci dice che possiamo dire che ci manda la sig Grazia …… , noi ? a si? Beh si potete tranquillamente dire “la moglie del Sindaco”….


 

Eh eh…tra tutte le persone che potevamo fermare, ci è andata proprio bene, la signora ci ha dato un ottimo consiglio, abbiamo mangiato bene e speso poco: io ho assaggiato paccheri con gamberetti e zucchine, una pizza margherita, e gamberoni freschi alla griglia, ovviamente tutto diviso a metà con Ale. Infine il caffè, abbiamo speso 14 euro a testa|!!

Usciti contenti da questo bel ristorante ( arredamento di pietra bianca, con panche ornate di cuscini bordeaux) siamo andati a fare una passeggiata per il paese, e goduto del po’ di sole che ci ha graziato nel dopo pranzo. Finito il giro di Forio siamo partiti per Lacco Ameno, dove ci ha preso la pioggia, ma dove comunque abbiamo fatto una bella passeggiata.
In serata dopo cena visita a Sant’Angelo, un amore di paese, piccolino con degli scorci stupendi, nonostante la pioggia (ma era comunque molto romantico), e ci siamo fermati ad un localino (carissimo) dove abbiamo assaggiato una delle creme catalane più buone che io abbia mai mangiato!

Il secondo giorno ce ne siamo andati ad Ischia Ponte dove abbiamo fatto un’escursione lunghissima all’interno del castello Aragonese, una costruzione imponente e piena di reperti (a fine giornata avevo i piedi distrutti).

 


Il giorno della partenza ovviamente c’era il sole…e noi ne abbiamo approfittato finchè si è potuto, così via in piscina a fare un bagno e a prendere un pochino di sole…..
Poi purtroppo il rientro…che è stato tranquillo e senza particolare traffico.



PS
Non ho voluto aggiungere la nota triste dello stare in un paese che ha subito un così grave lutto, però mi sembra doveroso ricordare quello che è successo in questi giorni. In qust’ultima foto vi ho voluto mostrare quanto questa tragedia sia stata visibile da tutti, le unghie di terreno scivolate via si potevano vedere ad occhio nudo! E facevano paura!




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Grazie Berso!

 
 
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Qualche tempo fa il simpatico berso ha pubblicato questa ricetta, allora io che ho una simpatica cognatina ucraina, ho pensato bene di farmi dare una mano, e lei nel giro di 5 minuti mi ha dato la traduzione per cui come potete vedere qui, ho vinto!!!!!


Grazie berso, venerdì mattina è arrivato il tuo pacchetto e qui si può vedere la tragica fine del tuo dolce panetto!!

Baciotti

Questo è per Sara

 

Più di una volta ho detto che periodi in cui si stà un po’ giù capitano, qualche volta troppo spesso, e che spesso il mondo sembra in salita, e tanta è la fatica per scalarlo…ma ti ho anche detto qualche temp fa, che prima o poi arriva l’arcobaleno…
bisogna solo cercarlo.
I ragionamenti del tuo ultimo post per quanto personali, e poco comprensibili a chi non li vive in prima persona come te, assomigliano a giri di testa che spesso ho avuto quando ero più piccola, ma che qualche volta ho anche adesso!
Ho pensato quindi di lasciarti questo bell’arcobaleno, che se guardi bene è anche doppio, che ho immortalato venerdì sera tornando a casa.
Solo questo: una dedica e niente consigli banali, solo un bell’arcobaleno per te! Posted by Picasa