venerdì, luglio 27, 2007

che brutto periodo.....


Cos’è la sfiga? Niente di più di un evento non desiderato che avviene con frequenza tale da screditare ogni calcolo statistico, o meglio ancora, avete presente quando grazie alla statistica si può dire che mediamente ogni persona mangia 2 polli al mese, il che può voler dire che una persona mangia 4 polli al mese e un’altra non ne mangia nemmeno uno? Ecco la sfiga si può paragonare a quella situazione in cui a te capita continuamente di essere quello a cui non tocca mail il pollo.

Ecco io nella sfiga non ci credo, però ammetto anche di essere piuttosto stufa di rimanere sempre sempre senza pollo, anche perché sta storia va avanti da più di un anno, e di cominciare a credere alla sfiga non mi va proprio.

Quindi, prego voi tutti di pensare intensamente a me, in modo che arrivi presto per me 1 pollo!

Ecco poi come potete vedere ho tante cose da condividere con voi. Mi manca il tempò però, e spesso anche la voglia... ma io non demordo... sento... deve essere così, che il mio pollo arriverà.

venerdì, luglio 20, 2007

Polpo con riso rosso




Il riso rosso chissà cos’è? Chi l’ha mai visto?
A Dire la verità, prima di un paio di anni fa non avevo mai visto nemmeno quello nero, in ogni caso io adoro il riso, e scoprire l’esistenza di queste particolari varietà mi affascina molto.
Questa varietà che ho scelto su esperya, è un riso rosso selvatico, leggendo la sua descrizione dal suo produttore è un riso ricco di nutrienti, di vitamine di oligoelementi e Sali minerali.
Particolarità? Ha bisogno di una lunga cottura.

Per una ricettina sfiziosa e fresca l’ho preparato con il polpo, lascio a voi i vari metodi di cottura del polpo lesso, io mi sto ancora applicando, quando capirò il segreto ve lo farò sapere.
Per il riso ho invece utilizzato una cottura Pilaf, una cottura di origine Turca, molto facile da eseguire.

Ingredienti

400 g di polpetti
250 g di riso rosso
3 pomodori
2 scalogni
timo
origano
olio evo (e se si ha un olio al peperoncino)
sale e pepe

Mettere il riso in una casseruola con lo scalogno, timo, sale, un filo di olio e 750 g di acqua (la prossima volta ne metterò un po’ di più per prolungare ancora la cottura), quindi cuocere coperto senza mai mescolare. (proprio così, chiudete con l coperchio e lasciate fare da se, ovviamente in questo caso è necessario utilizzare una pentola dal fondo spesso per evitare di bruciare il riso)
Quando il liquido sarà completamente assorbito (date una controllata dopo un po’) far raffreddare il riso su un vassoio, sgranandolo bene, e aggiungere un filo di olio al peperoncino.

Lessare i polpetti con un po’ di odori, io ho usato origano e scalogno, e quando questi saranno freddi tagliarli e condirli con i pomodori tagliati a dadolata, olio, sale ,origano, un pochino di peperoncino, timo.

Servire anche freddo





PS
Avete visto gli aggiornamenti del club?

giovedì, luglio 19, 2007

I primi di pesce

il regalo dei mie amici prevedeva un totale di tre corsi, quello di Santin, il prossimo sui secondi di pesce e quelllo di ieri sui primi di pesce (con la simpatica chef Francesca Riganati).
Devo ammettere di essermi divertita molto di più questa volta, un pò perchè effettivamente avevo molte più cose da imparare, un pò perchè in questo caso siamo stati noi allievi a cucinare.

Anche in questo caso mi dedicherò presto a ripetere le ricette anche perchè erano davvero buone, per ora un assaggio fotografico.












mercoledì, luglio 18, 2007

La mia gita a cortona, arte e panza piena

Cortona, come promesso ve ne parlo.
Reduce da un sabato interamente dedicato a sperperare i miei soldiin saldi, un sabato incui mi sono sentita completamente una fashion victim, un sabato in cui ho dubitato di avere ancora qualche neurone nel cervello, ma sopratutto ancora qualche soldo nel borsello, sono partita per Cortona.
Un caldo allucinante un sole acceccante, ed un paesaggio sempre più bello, questo l'accompagnamento del viaggio, eppoi la capacità e allo stesso tempo la fortuna di sbagliare strada anche con il navigatore stradale (non prendeteci per grulli, è sufficiente non ascolatare per un attimo la sua voce, e imboccare la strada sbagliata ed ecco che il percorso verrà reimpostato dal nuovo punto), e trovarsi a passare tra immensi campi di girasole (ma il girasole gira intorno al sole guardandolo o dandogli le spalle?) ad entrare nel paese da un altro punto, a passare per stradine che hanno sfidato impunemente la mia paura delle discese (ne ho il terrore!) e a trovarsi senza saperlo neanche nella piazza principale con tanto di parcheggio libero.

L'ora di arrivo è giusta giusta quella per andare a pranzo (anche perchè da quando soffro di ipertiroidismo mangio a 4 ganasce ed ho sempre fame, quindi ero proprio frenetica!), puntiamo verso L'osteria del teatro di cui ho abbondatemente sentito parlare bene.






Nonostante non avessimo prenotato tempo 5 minuti e veniamo accompagnati al tavolo, il locale era abbastanza pieno, ci accomodiamo in una piccola stanza. Osserviamo il menù e diamo il via al cameriere, nel frattempo che aspetto osservo il locale, un pò barocco, mi piace però.





il lampadario ed un suo particolare

Quindi ci viene portato il vino e dopo un pò l'antipasto, consistente in un mix tra bruschettine, una formaggio e tartufo, l'altro funghi trifolati, asparagi e pancetta, fagiolini e arancia, insalata d'orzo, zeppa di cipolla, prosciutto e melone, pomodorino ripieno, carciofino ripieno, 1 pezzetto di formaggio.




Eppoi il pezzo forte del pranzo i primi piatti, fatti in casa, i ravioli caprino e pere in salsa di noci, che a detta di Ale erano molto buoni (io allergica alle noci :( )
eppoi le mie caramelle ripiene di radicchio e pancetta servite con un pesto di pinoli, veramente buone.










Il secondo non mi andava proprio perchè ero tutta concentrata sui dolci che avrebbero seguito così abbiamo preso degli spinaci saltati coni pinoi, buoni, e delle patate al forno che invece non erano per niente buone, erano mosce e tiepide.






Altra soddisfazione del pranzo sono stati i dolci, la charlotte al mascarpone, e la pera con cannella e cioccolato.
Purtroppo si sono sbagliati e hanno esagerato con il cioccolato fondente sulla mia charlotte, mi hanno chiesto se preferivo mandarlo indietro per averne di meno..... (si vede che non mi conoscevano!!)

entrambi i dolci erano buonissimi, magari non proprio adatti all'estate, però davvero golosi, e vi dirò quello che mi è piaciuto di più è stato quello della pera, era davvero goduriosa!!



charlotte al mascarpone



pera e cannella nel cioccolato

Dopo il leggero pasto, abbiamo preso il caffè a casa di amici nuovi di giornata, e poi via alla mostra.

La galleria è davvero particolare, è una ex chiesa, ma in realta sembra dientrare in un palazzaetto antico, si sa mai che compaia qualche signorotto d'epoca da dietro la porta, poi sali al piano di sopra e ti ritrovi un misto di testimonianze cinesi, e barocco andante, notate la mia foto nel bagno (siii quello è proprio il bagno...non ho resitito a fare foto pure lì!)



Dopo la mostra di cui qui vi metto un tour virtuale (la scritta l'ho aggiunta io, so che non è bella ma ho paura che non sia carino mettere le foto così damblè), ci siamo fatti un bel giro per il paese, di questo non ho il contributo fotografico, perchè è difficile fare foto mentre si mangia la granita!!!




lunedì, luglio 16, 2007

Mousse ai 3 cioccolati




Ho ancora sulle spalle una serie di ricettine fatte ormai da tempo e ancora non postate, comincio con questa perché va benissimo per un dopo cena estivo essendo fredda, ma non sperate nella sua leggerezza, che leggera non lo è affatto.
Questa mousse ai tre cioccolati l’ho scovata sul sito di Amuses bouche, ed ho avuto la cattiva idea di diminuire le dose convinta che il mio stampo fosse più piccolo. Sbagliavo, ma poco male, unico neo la mattonella si presentava piuttosto bassina.
Quindi vi riporto le dosi corrette, andate pure tranquilli, che viene bene una tortiera da 28

Ingredienti

Per la base-biscotto
4 uova
100 g di zucchero
30 g di farina
25 g di cacao

Per le 3 mousse
540 g di panna da montare
90 g di cioccolato fondente
90 g di cioccolato al latte
90 g di cioccolato bianco

Per decorare, potete usare piccole meringhette o piccoli macaron come Amuses bouch, io non avevo ne uno ne l’altro e ho usato dei biscottini al cioccolato, ma insomma potete fare a fantasia.


Preparazione

Per il fondo biscotto, sbattere 2 uova intere con 2 tuorli e 100 g di zucchero, dare una prima mescolata quindi continuare a sbattere mettendo il pentolino a bagnomaria (il calore facilita l’operazione di montaggio delle uova), senza superare i 40 °, fino a farli diventare belli spumosi e bianchi, dovrebbe triplicare il volume.
Aggiungere la farina e il cacao setacciati e mescolare. Montare i 2 bianchi rimasti a neve ferma e mescolarli con 20 g di zucchero, quindi incorpoare all’altro composto.
Il metodo migliore per incorporare i due composti, di consistenza così diversa, è mettere un paio di cucchiaiate del chiare montate a neve nel composto al cioccolato più sodo e mescolare in modo da renderlo più morbido senza alcuna cura nel mescolare, quindi aggiungere le restanti chiare mescolando dall’alto in basso senza farle smontare.


Versare quindi il composto così preparato su una teglia rivestita di carta forno e cuocere per 12 minuti a 180°. Prima di sfornale attendere 5 minuti.
Una volta raffreddato il biscotto è possibile tagliarlo della misura della tortiera in cui poi verseremo le mousse.
Per cercare di ottenere delle pareti più lisce possibili per il dolce senza l’utilizzo dell’acetato da pasticceri, è possibile ritagliare la carta forno delle dimensioni dei bordi e della lunghezza dell’intero perimetro, quindi la si fa aderire allo stampo ungendola leggermente con dell’olio di semi.
Montare la panna e quindi tenerla in frigo.
Il segreto per montarla perfettamente è che sia ben fredda, motivo per cui io la metto una mezz’ora o più in freezer insieme al contenitore metallico in cui la monterò.
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente, quindi unirlo delicatamente ad 1/3 della panna montata, versare il composto sul biscotto con cu avrete rivestito la tortiera, mettere in freezer a riposare almeno mezz’ora.
Fondere a bagnomaria il cioccolato a latte, unendolo ad un altro terzo di panna montata, stesso procedimento di prima, versare nello stampo e mettere in freezer
Infine sciogliere a bagnomaria il cioccolato bianco e unirlo ala restante panna, versarlo nella tortiera e mettere in freezer per lamento 2 ore fino ad 1 ora prima di assaggiarlo, oretta in cui lo terrete in frigorifero ad ammorbidirsi.
Prima di servire decorare a piacimento.




PS

Per il resoconto della bellissima e caldissima giornata di ieri, a domani

giovedì, luglio 12, 2007

Ma nessuno mi raggiunge qui?



Io vado domenica all'inaugurazione, non viene nessuno?


L'idea Malsana

opere di ROBERTA CONI
15 Luglio – 1° Agosto 2007
Galleria Triphè (Ex Chiesa San Carlo Borromeo)
Via Maccari, 3 - Cortona (Arezzo)
Orari di apertura : martedì – domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 20.00. Chiuso lunedì.
Infoline : 0575/62969 – 339/7105053
Ingresso libero.
Catalogo : disponibile gratuitamente in mostra
Website : www.robertaconi.it

mercoledì, luglio 11, 2007

Che fine hanno fatto le ciliege di Ale



Neanche io amo particolarmente le ciliege, non so perchè. Da bambina c'erano un'infinità di alimenti che non mangiavo, ora la lista si sta assottigliando sempre di più ma le nuove conoscenze mi rimangono comunque meno simpatiche, come appunto le ciliege. Eppure il gelato alla spagnola mi è sempre piaciuto..ma guai a trovare un tocco di amarena... quello finiva a mamma o a papà. E anche le crostate conla marmellata di ciliege non erano un problema....
chissà forse ho dei problemi ocn la consistenza dei cibi più che con il loro sapore.
Sta di fatto però che quando quegli alimenti provengono da un terreno conosciuto, e non dalla grande distribuzione, quando mi trovo davanti all'albero di ciliege...beh allora non resisto e ho la voglia di mangiarle.
Questo bel cesto l'abbiamo raccolto il padre di Ale ed io, abbarbicata su una scala, e come piccolo aiutante un Ale in miniatura, suo nipote, stesso carattere, stessa bellezza, stesso nome.
La passione però è svanita nel momento stesso in cui ho portato le ciliege a casa, con somma giogia dei miei genitori, che se non avessero avuto un veto le avrebbero finite subito, si insomma, gli ho chiesto di lasciarmene un pò per preparare un dolcetto.

Ed ecco qui il dolcetto, preso dal numero di Giugno di Sale e Pepe; che stavo quasi rischiando di non partecipare questo mese. Qui il club
E' molto carino vero? Lo penso anche io... ma il gusto.. no... non mi è proprio piaciuto, e parliamo ancora di consistenza.
La frolla si è bagnata con la panna cotta perdendo la sua croccantezza, le ciliege così cotte hanno perso il loro fascino, e le tre componenti panna frolla gelatina stonavano proprio in un isneieme di flaccidume e meorbidezza.
Dunque sicuramente ho commesso degli errori in questa produzione, primo fra tutti non aver utilizzato lo stampo da 18 come suggertio, questo ha reso la mia frolla ancora più sottile, e quindi ancora più facile da ammolare.
Ma poi, chissà quale altro errore.. forse solo queste antipatice e noiosissime consistenza

Insomma è migliorabile, a voi i suggerimenti.





Crostata con panna cotta in gelatina

Ingredienti

500 g di ciliegie
125 g di farina
75 g di burro
50 g di zucchero a velo
1 tuorlo
2,5 dl panna
100 g di zucchero semolato
20 g di gelatina
1 baccello di vaniglia
1 limone non tratato
sale

Iniziamo con il preparare la pasta frolla, utilizzando il mixer, frullare la farina con lo zucchero a velo e il burro freddo, fino a che il composto non sarà diventato tutto bricioloso. Aggiungere quindi il tuorlo e continuare a mescolare fino ad avere un composto omogeneo, mettere in frigo a riposare almeno per mezz'ora.
Un volta fredo stendere i cmposto in uno spessore di circa 3 mm e ricoprire una teglia da 18 cm. Copreire con carta forno e fagioli e cuocere in forno a 180° per 20 minuti, quindi togliere la carta forno e e i fagioli e far cuocere altri 5 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare.

Prepare la panna cotta mettere adammolare la gelatina, 6 g, in acqua bella fredda, scaldare la panna fino al primo bollore insieme con 50 g di zucchero e la stecca di vaniglia, quindi aggiungere la gelatina ben strizzata. Far raffreddare, poi filtrare e versare sula frolla.

Per la gelatina superiore,mettere la gelatina (6 g) ad ammolare in acqua ben fredda, snocciolare 400 g di ciliege, tagliarle a ametà e emtterle a cuocere per 5 minuti insieme a 1/2 dl di acqua, la scorza del limone, 50 g di zucchero.
Incorporare la gelatina e far freddare.

Disporre le ciliege rimaste intere lungo il bordo della frolla, quindi scoalre le ciliege cotte e diposrle al centro, e finire versando sopra lo sciroppo.
Mettere in frigo per un paio di ore prima di consumare.

martedì, luglio 10, 2007

Teglia di zucchine




Uèèè, e che succede? Io che pubblico qualcosa a base di verdure, e anche abbastanza dietetico!?!? deve esserci qualcosa di strano nell'aria,(si lo so la battuta è vecchia, ma ci stava!). No!
Semplicemente questo piatto non solo è abbastanza leggero ma anche motlo gustoso. E indovinate chi me lo ha proposto? La mamma di Ale, la mia futura suocera! Beh.. .di sicuro con lei il mio rapporto sarà sempre splendido.. se continua a viziarmi con tutte le cose buone che cucina!
Ingrediente principale di questa ricetta sono le zucchine dell'orto di Ale, vabbeh se non avete proprio le sue fate un pò voi su quale volete utilizzare, ma io trovo sempre molta soddisfazione nell'utilizzare i suoi prodotti... mi viene subito da pensare a quali piante/frutti lo obblighero a piantare in futuro.
Ad esempio gli ho detto che vorrei le fragole.. ha detto che me lo posso anche scordare, (cominciamo bene!) che tanto a Rocca di Papa fa troppo freddo e non vengono, allora voglio un intero angolo dedicato a piante odorose, e già qui mi ha detto che si può fare, andiamo meglio.
Certo poi da qui il passo a dirmi che le cose me le dovrò cogliere da sola è breve. Ma io ho la sua stessa risposta: te lo puoi scordare!!
Io cucino... tu cogli i frutti della terra.
Beh poi si vedrà..
Inanto bando alle ciance e pensiamo a questa ricetta che di più facile non ce n'è, tant'è che non ho pesato nemmeno gli ingredienti.

Ingredienti

Zucchine
Prosciutto cotto
Mozzarella o fior di latte
Pan grattato
Parmigiano
(eventualmente passata di pomodoro)
sale e pepe
olio evo


Prendere le zucchine, lavarle e tagliarle a fette sottili nel verso della lunghezza, ripassarle in un piatto in cui avrete mescolato pan grattato e un po di parmigiano, quindi mettere in una teglia un foglio di carta forno, e coprire con uno strato di zucchine, quindi con fette sottili di mozzarella e con fette di prosciutto. Ripetere l'operazione fino a riempire la teglia o a finire gli ingredienti.
Quindi salare e pepare a piacere, versare un filo di olio e sull'ultimo strato grattuggiare abbondante parmigiano o se vi piacciono di più i piatti rossi, aggiungete anche qualche cucchiaiata di passata di pomodoro (versione modificata da mia madre).
Mettere in forno caldo a 180° per almeno 20 minuti o comunque fino ad una bella doratura.









venerdì, luglio 06, 2007

L'arte del dolce 2

Che soddisfazione mangiare tutti quei dolcini preparati da Santin!!
Per oggi solo foto, poi appena mi cimenterò nelle ricette... perchè mi cimenterò..
avrete il resto!
























giovedì, luglio 05, 2007

L'arte del dolce




Ieri sono stata al corso sui dolci tenuto da Maurizio Santin al Gambero Rosso, era il regalo di compleanno dei miei amici.
E' stato molto divertente e abbastanza goloso, dico abbastanza perchè la maggior parte dei dolci previsti verrà finita oggi, quindi oggi mi ingozzero di dolcetti!
E' stato anche bello vedere che tante cose, tanti segreti già li sapevo, applicarsi spesso in cucina, leggere i libri, o anche seguire i vari forum, aiuta molto, e poi c'è la passione che ti da davvero la spinta in più.
Mi sono ritrovata con lo chef a preparare la mousse al cioccolato, è stato chiaro che me la cavo alla grande a mescolare gli impasti con gli albumi montati....ma non altrettant con la tasca da pasticcere.




La coppetta con la mousse non doveva venire come quella nella foto, ma piuttosto una bella palletta, senza ciuffetti.... beh migliorerò!!
Ma sopratutto non vedo l'ora dipreparare questi bei bicchierini per i miei amici.



mercoledì, luglio 04, 2007

Al contadino non far sapere....



..quanto è buono il cacio con le pere.




In questo mese, mentre non stavo tanto bene, mi era stato chiesto di provare alcuni prodotti di Esperya, ovviamente proprio per il fatto che non sono stata bene, la cosa si è un pò traslata nel tempo, comunque alla fine eccomi qui.
Diciamo inanzitutto che a me piace molto comprare su internet, mi guardo bene le mie belle cosine, le scelgo pazientemente e poi tac con un clic è fatto, niente di più comodo di vedersi arrivare a casa le cose che hai scelto.
Devo dire che il sito di Esperya ti lascia affascinato, ma dico?, quante cose buone buone sono riusciti a mettere insieme?
Comunque il vantaggio è di avere un bellissimo negozio di gastronoia con le cose più ricercate a portata di un clic, in aggiunta per ogni prodotto di danno una spiegazione e le loro impressione. a me questo in genere invoglia molto. Io amo girare su internet per raccogliere opinioni sulle varie cose. L'unico apsetto negativo è stato il ritardo, di 1 giorno, nel ricevere il pacco, ma solo perch abito in una zona nuova di Roma, che non risulta su tutte le cartine.
Dunque se ne avete voglia date un'occhiata a questa grastronomia virtuale che è Esperya.
Con il loro baciodilatte ho preparato questa bella tortina salata, veramente buona a parte che vi piacciano i formaggi, obviously.
Infatti la mia mamma che non li gradisce tanto...mi supplicava di consumare rapidamente il caprino... che aveva quel certo odorino....
ed ecco fatto.. certo se poi mentre lo preparte vi volete viziare con una bruschettina calda con fettine di caprino e fettine di pera, non farete certo male!!
;)

Per la base della torta ho usato questa ricettina qui che per me ormai è perfetta.

Ingredienti

Pate à quiche (di Christophe Felder)

200 g farina
5 g sale
90 g burro a pezzetti
1 uovo
20 g acqua

Ripieno

1 confezione di caprino baciodilatte
1 pera
2 uova
40 g parmigiano
un po’ di latte (o ancora meglio panna)
sale e pepe




Procedimento

Per la base

In una ciotola mescolare la farina con il sale e il burro tagliato a tocchetti e lasciato apena ammorbidire.
Quindi quando tutto il burro si sarà mescolato con la farina aggiungere l'acqua e l'uovo e finire di impastare fino ad ottenere un bel composto omogeneo. Avvolgere nella pellicola e tenere in frigo per due ore, in cui potete procedere a preparare il ripieno.

Per il ripieno

Sbattere le uova con un goccio di latte, il parmigiano e il sale. Pulire la pera e tagliarla a fettine sottili, tagliare il caprino a tocchetti.
Unire il tutto e versarlo nella pate a quiche stesa e con cui avrete foderato uno stampo imburrato e infarinato.
Mettere in forno a 180° per circa 35-40 minuti o comunque fino a doratura.


Aggiornamenti sul club di S&P e locandina della mostra di Roberta Coni

martedì, luglio 03, 2007

Torta al limone e semi di papavero




Eccomi.. come avevo detto ieri sono di nuovo in forze, quindi questo fine settimana mi sono data parecchio da fare in cucina,
questa torta è la stessa ricetta che trovate qui.
L'idea nasce da una serata passata da Bibli per bere qualcosa con gli amici e dove ci hanno portato proprio una fetta di torta al limone con i semi di papavero. Poi ne ho vista preparare una simila anche da Fiordizucca.

Comunque questa è la mia versione.

Ingredienti

400 g farina
400 g zucchero
200 g burro
6 albumi
1 bustina lievito per dolci
1 limone
zucchero a velo

1 bicchiere di latte
4 cucchiaiate di semi di papavero

Procedimento

Sciogliere il burro a bagnomaria, quindi miscelare farina, zucchero e lievito con il latte in una terrina.
Aggiungere la scorza grattuggiata di un limone ed il suo succo (senza semini , mi raccomando), quindi si aggiunge il burro sciolto e si mescola in modo da amlgamare bene il tutto, quindi anche i semini di papavero, dando un'altra bella mescolata.
montare quindi gli albumi a neve ferma ed aggiungerli all'impasto, sempre mescolando dal basso verso l'alto, per non sgonfiare il composto.
Il segreto sta anch enell'aggiungere prima un paio di cucchiaiate di albumi a neve al composto, in modo da farlo diventare più morbido e poi la restante parte, mescolando come detto.
Imburrare e infarinare lo stampo , verszrvi il composto e mettere in forno caldo a 180° per 45 minuti, sempre facendo il controllo con lo stecchino.




Inoltre abbiamo aggiornamenti per il club sale e pepe qui

A voi piace l'arte? Per caso vi trovate presso Cortona tra metà Luglio e i primi di Agosto?
Beh c'è una mia amica che fa una mostra, io trovo i suoi quadri davvero comunicativi e belli.
Se vi fa piacere, l'ingresso è gratuito, poi magari nei prossimi giorni dico qualcosa di più




L'IDEA MALSANA


opere di ROBERTA CONI
15 Luglio – 1° Agosto 2007
Galleria Triphè (Ex Chiesa San Carlo Borromeo)
Via Maccari, 3 - Cortona (Arezzo)
Orari di apertura : martedì – domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 20.00. Chiuso lunedì.
Infoline : 0575/62969 – 339/7105053
Ingresso libero.
Catalogo : disponibile gratuitamente in mostra
Website : www.robertaconi.it


lunedì, luglio 02, 2007

Rieccomi!




Mi sto riprendendo, è incredibile come queste stupide pasticchette (anche se me ne hanno date 6 al giorno) mi stiano rimettendo in sesto.
PEr chi si fosse perso qualcosa ho appena passato un brutto mese, non mi sentivo bene, e alla fine ho scoperto di soffrire di Ipertiroidismo!!
Ma chi io? Quella paffutella? sì!!
No dico, pensa se non ero ipertiroidea.... sarei stata una palla!

Comunque analisi, ecografie e visite e alla fine un responso... 6 pillole per la tiroide e 1 per il cuore, (sì perchè mi è presa anche una brutta tachicardia, Ale pensava che fosse dovuta solo alla sua vicinanza..... e invece!) e passa la paura, o meglio, non è proprio passata, perchè devo assicurarmi che le medicine facciano il loro effetto senza causare altri danni, ma intanto mi sento meglio, e tra una settimana ho di nuovo le analisi.

Purtroppo la conseguenza di questa malattia è che quest'estate non potrò andare al mare, perchè lo iodio accentuerebbe i miei sintomi stimolando la tiroide a lavorare ancora di più.
Ammetto che fino alla fine spererò nel permesso del dottore, ma per ora così è e si porta pazienza che la salute è più importante (ma vi assicuro che la vacanza in barca che si prospettava mi è rimasta proprio di traverso!!)

Scusate se torno un pò in sordina con questo piatto sciuè sciuè, ma devo mettere in ordine tra le cose fatte e mi sono resa conto di essere diventatta un pò lenta.

PS
Ho anche scoperto di avere origini marchigiane.. .e non lo avevo mai saputo, questo perchè il medico della asl, ha voluto cercare il mio cognome su internet per saperne le origini!!!
vabbeh!

Per questo piatto di rigatoni gratinati, niente di più semplice, lessate per 4 persone 320 g di rigatoni e scolateli al dente, quindi mescolateli con 250-300 g di ricotta di pecora, un grattuggiata abbondante di parmigiano o grana, e una macinata di pepe, quindi ricoprite la superficie con un altra grattuggiata diparmigiano e mettete in forno a 180 per 15 minuti, o sotto al grill per una decina!
baciotti a tutti, vi vorrei abbracciare ad uno ad uno per quanto siete stati carini nei messaggi che mi avete lasciato!