Riprendiamo dalle cose lasciate in sospeso... ovvero i vari corsi che ho seguito al Gambero Rosso, grazie al regalo dei miei amici, corsi che mi hanno permesso di conoscere Santin, ma anche di cimentarmi in primi e secondi di pesce dove non sono ferratissima, ma devo dire che il risultato, non solo quello fatto davanto allo chef, è stato davvero notevole.
La prima ricetta che ho sperimentato è stata questa degli strozzapreti, avevo giusto necessità di sfogarmi con le mani, per non pensare, e così ho passato un pò di tempo ad impastare acqua e farina per creare questi piccoli e carini strozzapreti, vi assicuro:
niente di più facile!
Ma bando alle ciance e passiamo alla ricetta..che sono ancora un pò arruginita... e voi sarete affamati!
Ingredienti per la pasta (per 4 persone)
250 g di farina 00
150 g di semola
1 cucchiaio di olio di semi
180 g di acqua
pizzico di sale
Ingredienti per il condimento
4 zucchine romanesche
1 porro piccolo
16 gamberi medi
1 bicchierino di cognac (la ricetta prevedeva vodka, ma io non l'avevo)
Ora, armatevi di pazienza, che serve solo quella, perchè son facili facili, impastate le due farine con l’acqua, il cucchiaio di olio ed un pizzico di sale, mescolate fino ad ottenere un impasto piuttosto omogeneo e liscio, quindi coprirlo con la pellicola e lasciarlo riposare una mezz’ora.
Passato il tempo di riposo prelevare piccole dosi di impasto, ma proprio piccole piccole, è sufficiente pizzicare l'impasto, e quella sarà la giusta quantità, ma anche di questo, non state a preoccuparvi, l'importante è che più o meno i pizzichi siano della stessa grandezza in modo da non trovarsi con strozzapreti crudi e strozzapreti cotti nel piatto.
Dunque, dicevamo, il pizzico di impasto va strofinato tra le mani (il gesto che fa chi è soddisfatto di una cosa appena fatta... o di chi cerca di scaldarsi le mani... o del boy scout che cerca di accendere il fuoco con il bastoncino di legno.... ditemi che mi sono spiegata?!?! ) dopo un paio di strofinamenti, appunto, vi dovreste trovare con lo strozzaprete in mano.....
semplice no?
Ora... per evitare che gli strozzapreti si attachino tra loro mentre finite l'impasto, prendete un vassoio e ditribuiteci sopra un pò di farina di semola... occhio però, non farina 00 però questa verrebbe ulteriormente assorbita mentre quella di semola non più, di volta in volta se ne vedete la necessità, spolveratene un altro pò.
Se il procedimento fosse troppo lungo per finire l'impasto, tenetelo coperto con un telo, altrimenti si seccherà troppo.
Dunque passiamo alla cottura del sughetto.
Lavare le zucchine e tagliarle a rondelle, quindi farle saltare in una padella antiaderente con un filo di olio e il porro, anch'esso affettato sottilmente, quindi aggiungere i gamberi sgusciati e non appena questi avranno cambiato colore, spostare la padella dal fuoco, versare il cognac, o l'eventuale alcolico scelto, quindi rimettere sul fuoco e fare fiammeggiare, smuovere un pò la padella, tanto per non far attaccare il tutto, e aspettare che si spenga la fiamma, il sugo a questo punto avrà raggiunto la perfetta cottura.
La prima ricetta che ho sperimentato è stata questa degli strozzapreti, avevo giusto necessità di sfogarmi con le mani, per non pensare, e così ho passato un pò di tempo ad impastare acqua e farina per creare questi piccoli e carini strozzapreti, vi assicuro:
niente di più facile!
Ma bando alle ciance e passiamo alla ricetta..che sono ancora un pò arruginita... e voi sarete affamati!
Ingredienti per la pasta (per 4 persone)
250 g di farina 00
150 g di semola
1 cucchiaio di olio di semi
180 g di acqua
pizzico di sale
Ingredienti per il condimento
4 zucchine romanesche
1 porro piccolo
16 gamberi medi
1 bicchierino di cognac (la ricetta prevedeva vodka, ma io non l'avevo)
Ora, armatevi di pazienza, che serve solo quella, perchè son facili facili, impastate le due farine con l’acqua, il cucchiaio di olio ed un pizzico di sale, mescolate fino ad ottenere un impasto piuttosto omogeneo e liscio, quindi coprirlo con la pellicola e lasciarlo riposare una mezz’ora.
Passato il tempo di riposo prelevare piccole dosi di impasto, ma proprio piccole piccole, è sufficiente pizzicare l'impasto, e quella sarà la giusta quantità, ma anche di questo, non state a preoccuparvi, l'importante è che più o meno i pizzichi siano della stessa grandezza in modo da non trovarsi con strozzapreti crudi e strozzapreti cotti nel piatto.
Dunque, dicevamo, il pizzico di impasto va strofinato tra le mani (il gesto che fa chi è soddisfatto di una cosa appena fatta... o di chi cerca di scaldarsi le mani... o del boy scout che cerca di accendere il fuoco con il bastoncino di legno.... ditemi che mi sono spiegata?!?! ) dopo un paio di strofinamenti, appunto, vi dovreste trovare con lo strozzaprete in mano.....
semplice no?
Ora... per evitare che gli strozzapreti si attachino tra loro mentre finite l'impasto, prendete un vassoio e ditribuiteci sopra un pò di farina di semola... occhio però, non farina 00 però questa verrebbe ulteriormente assorbita mentre quella di semola non più, di volta in volta se ne vedete la necessità, spolveratene un altro pò.
Se il procedimento fosse troppo lungo per finire l'impasto, tenetelo coperto con un telo, altrimenti si seccherà troppo.
Dunque passiamo alla cottura del sughetto.
Lavare le zucchine e tagliarle a rondelle, quindi farle saltare in una padella antiaderente con un filo di olio e il porro, anch'esso affettato sottilmente, quindi aggiungere i gamberi sgusciati e non appena questi avranno cambiato colore, spostare la padella dal fuoco, versare il cognac, o l'eventuale alcolico scelto, quindi rimettere sul fuoco e fare fiammeggiare, smuovere un pò la padella, tanto per non far attaccare il tutto, e aspettare che si spenga la fiamma, il sugo a questo punto avrà raggiunto la perfetta cottura.
Cuocere quindi gli strozzapreti in abbondante acqua salata, scolarla e saltarla nel sugo appena preparato.
Quali sono i segreti da sottolineare in questa ricetta.
1. Togliere sempre sempre sempre la padella dal fuoco quando si deve aggiungere un liquido, a maggior ragione se questo liquido è un alcolico, ma il discorso vale sempre. Il motivo? Quando si versa un liquido, si possano creare degli schizzi, che potrebbero appunto fiammeggiare... questo è la causa principale di incendi nelle cucine... attention please!!
2. Per non fare attaccare la pasta fresca è sempre meglio utilizzare farina di semola, che una volta creato l'impasto non lega più, e quindi non modificherà il risultato.
Ve l'ho già detto che vi abbraccio stretti stretti tutti quanti? Ora l'ho detto!
24 commenti:
Questa te la rubo e la faccio domani,cambio solo gli ingredienti,visto che ho preso oggi delle bellissime vongole,grazie!
Un abbraccione Lory!
Quale miglior rientro?
Bellissima ricetta che ti copierò presto,
... ma non ti assicuro che farò a mano anche gli strozzapreti ;o)
un rientro trionfante, con questo primo tutto homemade, e la vodka secondo me ci sta benissimo GNAMME
Bentornata Tulip che bella ricetta ci sei proprio mancata
Ah come ti capisco cara Tulip...
mettere le mani in pasta per sfogarsi è la medicina migliore, poi se il risultato è così trionfale... beh, che dire? CI MANCAVI!!!!
Che ne dici però di partecipare al mio MEME sul serio??? Dai che sei ancora in tempo le votazioni sono slittate a fine mese!
Kisses
Che dire... un ritorno coi fiocchi!!! Bellissima questo primo :)) Gli strozzapreti li farò molto presto, grazie a te!
baci
che bello!!!Sei tornata..finalmente..con una delle mie ricette preferite!!Grazie!
Smack!
Bentornata, Tulip!
Ho sempre una grande ammirazione per chi fa la pasta in casa :)
Bentornata, bentornata, bentornata! TI siamo tutti vicini! :)
Un piatto colorato e allegro - ed è bene che sia così. Bentornata ai fornelli :-) Ciao, Alex
grande! mi piace leggerti, moltissimo. già mi sento affezionata a questo bloggetto! capito tutto, prossima pasta a mano, strozzapreti dunque. con pazienza, no?
Hai visto, mantengo le promesse ;) Grazie per la tua dettagliatissima ricetta. Ho provato a fare gli strozzapreti in passato, ma con pessimi risultati... forse il segreto sta nella farina di semola (almeno spero!!). Un abbraccio forte, Cate
Bentornata Arianna! ^_^
WoW! Ricominciamo alla grande!!
Questa ricetta è sicuramente da provare!!!!
Bentornata!Aspettavo con ansia il tuo ritorno! Ti seguo da qualche mese anche se non ti ho mai scritto,spero un giorno di avere un blog bello come il tuo e di diventare brava anche la metà di te! Intanto,mentre eri "via",ho provato quasi tutti i tuoi muffins...eccezionali!E anche altre cose...insomma provo quasi una ricetta al giorno dell tue!è una vera delizia curiosare qui!
Che bello rimettere un commentino alle tue ricettine...buone come sempre....baci
Ritorno a bomba!
Oltre che affamata sono anche curiosa: sto scegliendo tra i corsi del Gambero ed ero affascinata da quelli di Santin. Però ho optato per uno di quelli professionali. Come sono lì al Gambero, seri?
Marika
lory... sono curiosa di sapere se la cottura fiameggiata va bene pure per le vongole... l'hai fatta?
Micky...vabbeh ti perdono se non li fai... ma giuro so proprio facili facili!!...magari un tantinello lunghi...
Francesca... ada vercela avuta la vodka!! Infatti al corso li ho preparati con la vodka!
Ma anche il cognac faceva il suo lavoro!
coco... grazie!
Cuochetta.. ci penso... e ti riabbraccio!!
K... se li fai.. fammelo sapere!!
Elisa... :) ti piace?
Frank! Grazie... io ci provo!
Excalibur! Grazie , grazie, grazie!!
Alex...pure buono! :)
Adina... mooolta pazienza!
Cate... speriamo che sia la volta buona, allora!
Fabdo.. ancora grazie del messsaggio!
Chiara.. si... e da molta soddisfazione!
Mos-cerino--- tutti i muffin? apperò... t'è venuta la mania!I miei preferiti osno quelli bianchi con le gocce nere....
nei prossimi giorni ne posto altri!
Anna... grazie!
Marika... secondo me sono ben fatti i corsi.. Santin è un vero personaggio.. peccato solo che al corso che ho fatto con lui... ci facesse tenere poco le mani in pasta... fammi sapere come vanno i corsi professionali.. sono molto curiosa!
nooooo! ;-) se ne posti ancora non riuscirò mai a mettere qualche ricetta nel mio blog (ancora vuoto e triste)! Le uniche che ho per ora in mente sono dei muffins di mia "invenzione" (almeno mi illudo che lo siano,ma non oso cercare meglio nei food-blog, perchè magari li ha già inventati qualcun altro!).
Si,fatte e mangiate ;-)))
Domattina vedrai il risultato ;-)))
Però,nn le ho fiammeggiate,ho sfumato con vino bianco e portato a cottura con l'acqua delle vongole...cmq,spiegherò tutto per benino ;-)))
Tu nn sai quanto sono felice del risualtato,questo impasto è meraviglioso si lavora che è una meraviglia,lo adotterò per altre preparazioni!!!
Grazie mille!!
Lory
Subito a mille eh !!!!
Adesso che hai anche imparato a cucinare il pesce chi ti ferma più :-D
...wow...che bella ricetta!
ideona fantastica!
cercherò di rifarla...ti farò sapere. ;)
ciao!
Bentornata Tulip cara.
Posso aggiungere una cosa al tuo consiglio:
Quali sono i segreti da sottolineare in questa ricetta.
1. Togliere sempre sempre sempre la padella dal fuoco quando si deve aggiungere un liquido, a maggior ragione se questo liquido è un alcolico, ma il discorso vale sempre. Il motivo? Quando si versa un liquido, si possano creare degli schizzi, che potrebbero appunto fiammeggiare... questo è la causa principale di incendi nelle cucine... attention please!!
soprattutto quando si sfuma con un superalcolico c'è il rischio che l a fiamma torni indietro. In questo caso oltre che lonatno dal fuoco si consiglia di non usare la direttamente la bottiglia ma di versare prima il liquido in un cucchiaio.
Grazie :-PPP
Oh che bello! Torno dalle ferie e ti ritrovo in linea. Bentornataaaaaaa. Bellissima ricetta. Ricambiamo fortissimamente forte l'abbraccio.
Smack. Kat
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